Galassie
Al fine di familiarizzare con la nostra galassia cerchiamo di sapere un po’ di più sulle galassie in generale. Esse sono “oasi” nello spazio deserto del cielo, costituite da stelle, pianeti e da nebulose di gas e polveri e ancora tanto deserto. Le galassie non sono tutte uguali; la forma originaria, che è anche quella della Via Lattea, è “a spirale”. La classificazione dei vari tipi di galassie si deve ad Hubble (1920). Le galassie a spirale hanno sigla S seguita da a, b, c, ad indicare minore o maggiore spazio tra le spire. La Via Lattea è infatti classificata Sb perché le spire dei bracci della spirale sono avvolti morbidamente intorno al nucleo centrale. E’ una galassia gigante con un diametro di 100.000 anni luce ed uno spessore di circa 10.000. Essa conta 200 miliardi di stelle,ed ha massa pari a 1000 miliardi di masse solari.
La distribuzione delle stelle entro la galassia non è casuale: nel corpo centrale prevalgono le stelle più vecchie con luce tendente al giallo, nei bracci stelle più giovani con gas e polveri e luce tendente al blu. Il nostro sistema solare si credeva si trovasse a distanza di circa 2/3 del raggio dal centro(vedi lucido), oggi si sa che è a poco più di metà strada infatti il sole dista 27.000 anni luce dal centro ed è infatti una stella a luce gialla.
Riflessione sui termini galassia e via lattea.
Entro le galassie le stelle possono essere solitarie o nascere in coppia (stelle binarie) o in ammassi aperti chiamati anche star cluster o open cluster (es .le Pleiadi M45) tutti caratterizzati da stelle giovani accompagnate da gas e polveri. Gli ammassi aperti vengono così chiamati perché si trovano sul piano della galassia a differenza di altri, gli ammassi globulari, che con la loro struttura a bozzolo, non appartengono completamente al disco della galassia di appartenenza.
Gli ammassi globulari o globular cluster sono raggruppamenti di stelle cospicui (da 1000 a 100000) che nel loro insieme assumono struttura a bozzolo con diametro dell’ordine di 300 anni luce (es. M13 in Ercole, M15 in Pegaso, M4 in Scorpione), tutti questi sono sistemi molto vecchi e senza polveri e sono lontani dal centro della galassia.
Si è detto che le galassie sono costituite, oltre che da stelle e pianeti, da gas e polveri riuniti in Nebulose. Le Nebulose o Nebule sono zone della galassia con condizioni favorevoli alla nascita di stelle, sono infatti un mix di stelle giovani luminosissime con gli ingredienti per formarle ; la loro osservazione al telescopio può risultare di grande effetto per fenomeni di assorbimento, riflessione e/o rifrazione della luce proveniente dalle stelle vicine, sui cristalli di gas ghiacciati e sulle polveri. Un esempio di Nebula è la Grande Nebulosa M42 e 43 e la Testa di Cavallo entrambe in Orione.
Per dare significato ai simboli M: l’astronomo Messier già nel 1770 catalogò 103 oggetti non stellari del cielo profondo, tutti indicati col simbolo M seguito da un numero. Essendo le galassie vicine, oggetti non stellari del cielo profondo sono anch’esse catalogate col simbolo M (la galassia di Andromeda è M31), ma Messier soprattutto denominò oggetti diversi da semplici stelle appartenenti alla nostra galassia come ammassi aperti e globulari, nebulose…, esclusi i pianeti perché non appartenenti al cielo profondo.
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