Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

MERCURIO

Il suo nome deriva da quello dell'omonima divinità romana; il suo simbolo astronomico ( ) è la rappresentazione stilizzata del caduceo del dio. È un pianeta roccioso, interno, il vero cucciolo del sistema solare, ed è il più vicino al sole.
Il suo periodo di rivoluzione intorno al sole è di 88 giorni, con velocità media siderale pari a 48 km/s: si tratta della più alta fra i pianeti del sistema solare. L’orbita è fortemente eccentrica. Il moto di rotazione mercuriano, al contrario, è molto lento: esso impiega 58,6 giorni per compiere un giro su se stesso e completa quindi tre rotazioni ogni due rivoluzioni (si può dire 3 giorni equivalgono a 2 anni). Questo fa sì che la durata dell'esposizione ai raggi solari per ogni punto della sua superficie sia molto elevata (176 giorni): Mercurio è il solo pianeta del sistema solare sul quale la durata del giorno, intesa come insolazione, è maggiore di un periodo di rivoluzione. Si parla infatti di lunghissimo giorno mercuriano.
Ha un periodo sinodico di 116 giorni ed è un pianeta difficile da osservare: si dice che Copernico sul letto di morte si lamentasse di non esservi mai riuscito.
Durante il giorno la luminosità solare ne impedisce la visione, l'osservazione diretta è possibile solamente subito dopo il tramonto sull'orizzonte ad ovest (elongazione orientale), o poco prima dell'alba verso est (elongazione occidentale), per un angolo di osservazione mai superiore a 28° e con tempi mai superiori a 2 h prima dell’alba o dopo il tramonto. In queste condizioni Mercurio, come Venere e la Luna, presenta il fenomeno delle fasi, assolutamente non osservabili con strumenti amatoriali. Nello stadio di congiunzione superiore, il disco del pianeta sarebbe completo, piccolo perché a massima distanza dalla terra, ma l’allineamento col sole lo rende inosservabile. Man mano che l’angolo geocentrico formato tra pianeta e sole cresce, Mercurio si presenta dopo il tramonto come falce con gobba a ponente e dimensioni crescenti fino alla congiunzione inferiore. Il nuovo allineamento lo rende invisibile da terra, ma anche questa volta al crescere dell’angolo si presenta come falce, ma con gobba a levante, dimensioni calanti e prima dell’alba. Inoltre, la brevità del suo moto di rivoluzione limita l’osservazione a pochi giorni consecutivi.
Ha dimensioni poco superiori a quelle della luna e molto in comune: anch’esso è sprovvisto di atmosfera, ha la superficie altrettanto accidentata, cosparsa di crateri a dimostrare gli impatti di meteoriti nella fase di assestamento del sistema solare. La massa del sole così vicina ha attratto un gran numero di meteoriti le cui tracce rimangono evidenti per mancanza di agenti atmosferici. La temperatura varia da 350° a -170° a seconda delle condizioni di illuminazione. Non volge al sole sempre la stessa faccia come si pensava finchè non si è potuto determinare con esattezza la durata dei moti. Il sole vi appare 5 volte più grande che da noi. Non ha satelliti.
Nel 1974-75 la sonda statunitense Mariner 10, con missione Venere e Mercurio, si avvicinò fino ad alcune centinaia di chilometri dal pianeta, trasmettendo circa 6000 fotografie e mappando il 40% della superficie mercuriana. La NASA ha lanciato nel 2004 la sonda Messenger, il cui primo passaggio ravvicinato di Mercurio è previsto per il 14 gennaio 2008.

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