VENERE
Il suo nome deriva da quello dell'omonima divinità romana; il suo simbolo astronomico è il simbolo femminile .
È un pianeta roccioso, il secondo a partire dal sole, ed è molto simile alla terra.
Rispetto ai moti presenta caratteristiche peculiari: il periodo di rivoluzione è di 225gg, ma il periodo di rotazione è di 243gg con moto retrogrado, per cui il sole su Venere sorge da ovest e tramonta ad est. È l'unico pianeta che impiega più tempo a girare su se stesso che intorno al sole e inoltre la sua densissima atmosfera ruota a velocità diversa rispetto al suolo sottostante. E’ un pianeta interno.
Tra tutti i pianeti del sistema solare, è quello che più si avvicina alla terra (40 milioni di Km), per questo è l'oggetto celeste più luminoso, dopo sole e luna. Fu interpretato come due stelle, fin dall'antichità noto col nome di Lucifero nel cielo del mattino e Vespero come stella della sera. Poiché si trova vicino al Sole, può essere visto di solito solo per poche ore e nelle vicinanze del Sole stesso: durante il giorno la luminosità solare lo rende difficilmente visibile, è invece molto brillante subito dopo il tramonto sull'orizzonte ad ovest, oppure poco prima dell'alba verso est.
Il periodo sinodico è di 584 gg. La sua elongazione massima a Est ed a Ovest è di circa 48°. Periodicamente passa davanti o dietro al Sole, entrando quindi in "congiunzione":quando il passaggio avviene dietro, si ha una congiunzione superiore, quando avviene davanti si ha una congiunzione inferiore. Si vede come oggetto lucentissimo di colore giallo-biancastro. Come mercurio e luna presenta il fenomeno delle fasi. Si osserva in elongazione occidentale al massimo splendore prima dell'alba, passando per la fase di grande falce con gobba a levante fino a disco intero, ma piccolo, nel periodo in cui si avvicina alla congiunzione superiore, momento in cui raggiunge la massima distanza dalla terra. Dopo essere passato dietro il sole, Venere sarà visibile dopo il tramonto. Presenterà lo stadio di falce con gobba a ponente e dimensione crescente fino alla massima elongazione orientale. Si riporterà poi alla congiunzione inferiore. Il tempo di osservabilità (fino a 4 ore) dipende da più fattori tra i quali l'angolo di elongazione, l'altezza sull'orizzonte, la distanza da terra variabile con le stagioni terrestri, mentre la sua magnitudine apparente dipende dalle fasi e dal fatto che la sua atmosfera è particolarmente riflettente (rimanda 70% della luce solare).
La sua atmosfera è densissima di CO2 con nubi di H2SO4, temperatura prossima ai 500°, pressione di 90 atmosfere. La struttura è simile a quella terrestre, ma con crosta più spessa, rigida, non suddivisa in zolle. L'attività vulcanica è per questo diffusa e non localizzata, come pure la meteorologia.
Nonostante che le sonde spaziali russe e americane, a partire dal 1962, abbiano avuto diversi tipi di problemi ( difficoltà a fotografare il suolo sempre ricoperto da nubi, tempeste e piogge di H2SO4 che hanno danneggiato le superficie...) sono avvenuti numerosi atterraggi ed oggi la mappatura del pianeta è completata grazie ad avanzati sistemi radar e alle nuove tecnologie ; sono in preparazione missioni future PlanetC (2010), BepiColombo, Venera-D (2013).
Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI
Nessun commento:
Posta un commento