Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

BOTANICA PIANTE SUPERIORI CONIFERE


PIANTE SUPERIORI
Piante dette Superiori sono quelle le cui parti meritano a pieno titolo i nomi di radice, fusto, foglia e che si riproducono per semi. Questo salto evolutivo, il più alto nel Regno Vegetale, si è realizzato in due tappe, la tappa dei semi nudi, e la tappa finale, quella dei semi racchiusi in un frutto. Le piante superiori con semi nudi, cioè non chiusi in un frutto, sono dette Gimnosperme, le altre Angiosperme. Le Gimnosperme sono costituite quasi completamente da Conifere, le Angiosperme sono le piante capaci di produrre fiori e frutti, sono le più evolute. Quest’anno impareremo a distinguere le principali Conifere e lavoreremo coi fiori.

CONIFERE
Le conifere sono d'immensa importanza ecologica: sono le piante che dominano in vastissime aree, in particolare nelle foreste boreali dell'emisfero settentrionale. La foresta di conifere è un’associazione di alberi come pini, abeti, larici. Il nome conifera significa "portatrice di coni" che sarebbero poi le "pigne". Piante di norma abituate a climi montani (ma talvolta adattate anche sulle rocce del mediterraneo), hanno aghi al posto delle foglie, sviluppati come difesa dalla disidratazione o dalle condizioni ambientali estreme.
Le foglie di molte conifere sono aghi lunghi e sottili, ma altri hanno foglie piatte a scaglie triangolari. I semi delle conifere si sviluppano in un cono protettivo, la pigna. I coni impiegano dai quattro mesi ai tre anni per raggiungere la maturità e possono variare da 2 mm a 600 mm in lunghezza. Le taxodiacee, una famiglia di fossili viventi cui appartengono le sequoie e il cipresso calvo hanno coni particolari detti galbuli, in comune con le cupressacee, costituiti da squame carnose o legnose, strettamente aderenti le une alle altre, che si aprono a maturita'. Molte conifere producono resine profumate, secrete per proteggersi da insetti e funghi. La resina fossilizzata si può trasformare in ambra.
Le foglie possono servire come criterio di riconoscimento per le piante.
Più comuni sono le foglie ad aghi, che possono variare per la lunghezza, per il colore e soprattutto, per la modalità di inserzione sul ramo.
Foglie aghiformi inserite all'estremità di brachiblasti a2a2, a3a3, a5a5 : Pini, Abeti.
Foglie aghiformi raggruppate a mazzetti e inserite all'estremità di brachiblasti, piccoli rami legnosi: Cedro e Larice.
Foglie lineari inserite sul ramo isolatamente:  Sequoia della California, Tasso.
Foglie a piccole squame disposte a embrice sul ramo: Sequoia gigante, Cipresso.





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