Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

ASTRONOMIA 2019

CIELO DI GENNAIO 2019 (dal blog di Stefano Simoni)
SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 20, data in cui passa nel Capricorno.
1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:04
31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:23
la durata del giorno aumenta di circa 50 minuti dall’inizio del mese.
TERRA
Il giorno 3, alle ore 22:39, la Terra si trova nel punto pi. vicino al Sole nel corso della sua orbita, il
perielio (0.983 AU). In genere si . portati a pensare che la Terra sia pi. vicina al Sole durante il
periodo estivo per via del caldo, ma non . cos.. Questo perch. le diverse temperature che
caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bens. al
variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.
Il fenomeno . causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.
MERCURIO
All’inizio dell’anno, seppur con qualche difficolt., Mercurio . ancora osservabile. Segnaliamo infatti la
congiunzione con la Luna del giorno 4. Con il passare dei giorni diverr. del tutto inosservabile, fino
alla congiunzione con il Sole, che avverr. il giorno 30.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se
non si . dotati di apposito filtro. Ci. comporterebbe danni irreparabili alla vista!
VENERE
Anche quest’anno inizia con un bel periodo di osservabilit. per Venere. I primi giorni del mese
possiamo infatti osservarlo per oltre 3 ore, prima dell’alba. Il giorno 6 raggiunge la massima
elongazione dal Sole, a quasi 47 gradi. Segnaliamo la bella congiunzione con Giove del giorno 22.
MARTE
Condizioni di osservabilit. di Marte analoghe a quelle dello scorso anno. Al calare dell’oscurit. lo
riconosciamo a Sud-Ovest, per poi vederlo tramontare a Ovest nel corso della prima parte della notte.
Nel corso del mese Marte attraversa un ampio tratto della costellazione dei Pesci
GIOVE
Giove . osservabile nel cielo mattutino, dove sorge a Sud-Est prima dell’alba. Da segnalare lo
splendido “incontro” con Venere del 22 gennaio. Nel corso del mese, il gigante gassoso attraversa la
costellazione dell’Ofiuco.
SATURNO
Saturno . inosservabile, data la congiunzione con il Sole che avviene il 2 di gennaio. Solo verso la fine
del mese si pu. tentare l’osservazione scrutando il cielo di Sud-Est, dove sorge dopo Venere e Giove,
rimanendo pertanto molto basso sull’orizzonte. Il “Signore degli Anelli” si trova nella costellazione
del Sagittario, dove rimane per tutto l’anno.
CONGIUNZIONE GIOVE – VENERE, giorno 22 ore 5
Il giorno 22, poco prima dell’alba, possiamo ammirare lo spettacolare evento con protagonisti i due
pianeti pi. luminosi: Giove e Venere. I due astri sorgono assieme alla costellazione dell’Ofiuco,
accompagnati, poco pi. a destra, dallo Scorpione con la sua gigante rossa Antares.
CONGIUNZIONE LUNA – GIOVE – Venere, giorno 31 ore 5
Chiudiamo il giorno 31 con l’ultima spettacolare congiunzione. Al mattino presto, intorno alle ore 5,
osserviamo Giove e Venere allineati sull’orizzonte orientale. Tra i due pianeti, una falce di Luna
calante. La costellazione dell’Ofiuco fa da sfondo all’evento.
SCIAME DELLE QUADRANTIDI (stelle cadenti)
Come di consueto, l’anno nuovo riparte con lo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei pi. attivi
in assoluto. Vengono anche chiamate Bootidi, per via del fatto che il radiante (ovvero il punto nel
cielo da dove “sembrano” provenire le meteore) . situato pochi gradi a Nord della costellazione del
Bootes, il Bifolco.
Dato che alle latitudini italiane il radiante . molto basso sull’orizzonte fino alla mezzanotte circa, il
numero delle meteore osservabili aumenta notevolmente a partire da mezzanotte all’alba, man mano
che il radiante sale in altezza. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi . atteso nelle ore
notturne del 3/4 gennaio, e le condizioni di osservabilit. sono assai favorevoli, dato che ci troviamo
a pochissimo dalla Luna Nuova.

Il CIELO DI GENNAIO si presenta, nelle prime ore della sera verso oriente, con le costellazioni
zodiacali dei Gemelli (pi. in alto), e a seguire Cancro e poi Leone.
A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto pi. grande ma
non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare pi. facilmente prendendo a riferimento il
grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice pi. alto sull’orizzonte . ancora ben visibile
Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo,
praticamente allo zenit, il Perseo, e appena pi. un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente
riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella pi. luminosa dell’Auriga . Capella, termine che
in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu
nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive
di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista
incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle pi. brillanti: ai vertici del quadrilatero che
ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le
tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e
Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma . sufficiente anche un binocolo, per
ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione . accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore,
dove troviamo Sirio, la stella pi. brillante del cielo invernale, e il Cane Minore, dove brilla un’altrastella facilmente identificabile: Procione.



































Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare
nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la
più evanescente Cefeo, il serpeggiante Drago e l’Orsa Maggiore.


LA LUNA
La Luna . l’unico satellite naturale della Terra, uno dei pi. grandi del sistema solare. Dista da essa 1”
luce. Il diametro apparente . . grado, come quello del Sole, ed . per questo che si possono verificare
le eclissi di sole. Data la piccola massa, manca di atmosfera ed ha forti escursioni termiche: la
temperatura varia dai 130Åã nelle regioni illuminate dal sole, ai -150Åã nelle regioni in ombra.
Da terra . possibile fare osservazioni della superficie e redigere mappe dettagliate della faccia
visibile (the near side contrapposto al dark side). Il suolo lunare . cosparso di crateri e mari: quasi
tutti i crateri si sono formati nel primo miliardo di anni dopo la nascita del sistema solare, periodo in
cui i meteoriti impattavano con abbondanza sui corpi celesti privi di atmosfera. Talvolta l’impatto
contro la giovane crosta provocava fuoriuscita di lava basaltica solidificata oggi in rocce lisce e scure,
i cosiddetti mari, di cui il pi. grande . l’Oceano delle Tempeste. Dovuto a un impatto “recente” .
invece Copernico, cratere di 100 Km di diametro.
La composizione chimica della luna riecheggia quella originaria della terra con basalti ricchi in ferro
e magnesio.
La luna si muove intorno al sole, intorno alla terra e intorno al proprio asse e il sole illumina sempre
circa la met. della superficie lunare. Per ragioni gravitazionali complesse, cui sono legate anche le
maree, il tempo impiegato dalla luna per ruotare intorno alla terra . pressoch. uguale a quello
impiegato a ruotare su se stessa, circa 28 giorni, perci. essa rivolge alla terra sempre lo stesso
emisfero. Al mutare dell’angolo luna-terra-sole corrispondono le fasi lunari, che si caratterizzano per
la parte della faccia illuminata dal sole che . possibile vedere da terra. Quando la luna . dalla stessa
parte del sole rispetto alla terra, si dice che . in congiunzione, l’allineamento . sole-luna-terra; la
faccia che ci rivolge . oscura, viene denominata luna nuova e c’. possibilit. di eclissi di sole. Quando
la luna e il sole si trovano da parti opposte rispetto alla terra, si dice che . in opposizione,
l’allineamento . sole-terra-luna; la faccia che ci rivolge . illuminata, viene denominata luna piena e
c’. possibilit. di eclissi di luna. Quando la luna si trova alla massima altezza, compie anche il percorso
pi. lungo e sorge e tramonta pi. a nord di dove sorge e tramonta il Sole il giorno del solstizio
d'estate.
Passando da 0° (luna nuova), a 180° (luna piena), ci sono fasi intermedie. Attraverso lo stadio di luna
crescente, si arriva al primo quarto (con gobba a ponente) e alla luna piena. Dopo, attraverso lo
stadio di luna calante, si arriva all’ultimo quarto (con gobba a levante) e ancora a luna nuova. Ogni
giorno il sorgere e il tramontare della luna sono ritardati di circa 50’: per cui la luna nuova sorge e
tramonta col sole; la luna al primo quarto sorge quando il sole culmina (circa a mezzogiorno),
culmina al tramonto e tramonta circa a mezzanotte; la luna piena sta in cielo tutta la notte, sorge
quando il sole tramonta, culmina a mezzanotte, tramonta al sorgere del sole, solcando il cielo da est
ad ovest; la luna all’ultimo quarto sorge a mezzanotte per tramontare a mezzogiorno, culminando
all’alba. La magnitudine della luna piena . -12,5.








Eclissi di luna: si pu. verificare solo a partire dalla situazione di allineamento tipica della luna
piena, ossia Sole, Terra, Luna. La Terra è soggetto e getta ombra sulla luna. Se il piano dell’orbita
lunare non fosse inclinato, come invece ., rispetto a quello della terra, ogni mese ci troveremmo in
condizioni di eclisse. Invece tale piano . inclinato di 5Åã, per questo la luna passa sopra o sotto il cono
d’ombra o di penombra. Quando, dopo esser passata attraverso il cono di penombra, passa tutta nel
cono d’ombra, si ha eclissi totale; quando vi passa solo parzialmente si ha eclissi parziale.
Eclissi di sole: . causata dall'oscuramento dell'intero disco solare da parte della Luna visto dalla
Terra e si pu. verificare solo quando la Luna . in fase di Luna Nuova. Si tratta di un fenomeno raro:
Sole, Luna e Terra devono essere perfettamente allineati. Possibile solo perch. i diametri apparenti
di sole e luna sono paragonabili. La luna è soggetto e impedisce alla terra di vedere il sole.

LUNA di GENNAIO 2019 CON ECLISSE DI SUPERLUNA
▪ Luna Nuova il 6 (ore 02:30)
▪ Primo Quarto il 14 (ore 07:47)
▪ Luna Piena il 21 (ore 06:18)
▪ Ultimo Quarto il 27 (ore 22:12)
1 gennaio: sorge alle 03:00, tramonta alle 13:51
15 gennaio: sorge alle 12:31, tramonta alle 01:10 del giorno 16
31 gennaio: sorge alle 03:59, tramonta alle 13:43
Il giorno 9 alle ore 03:54 la Luna raggiunge l’apogeo (406.114 Km di distanza), mentre il giorno 21
alle ore 21:08 si trover. nel punto pi. vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo
(357.344 km). Proprio il giorno 21, la Luna entrer. nella fase di Piena e si tratter. di Super Luna
essendo al perigeo, in pi. l’allineamento col sole sar. perfetto con diritto a ECLISSI TOTALE DI
SUPERLUNA!

Gli orari non sono comodi, ma varr. la pena per uno degli eventi pi. spettacolari di sempre.
Nella notte tra domenica 20 e luned. 21 gennaio e in particolare la mattina presto di lunedi 21 gennaio 2019
si verificherà un’eclissi totale di Luna, per veri appassionati di Astronomia.
La Luna in fase di eclissi si trova nel cielo diametralmente opposta al Sole (con la Terra che proietta la sua
ombra verso la Luna)
Gli orari dell’evento
▪ P1 = 03h 36m: primo contatto penombra
▪ U1 = 04h 34m: primo contatto ombra
▪ U2 = 05h 41m: inizio fase totale
▪ G = 06h 13m: fase massima dell’eclissi
▪ U3 = 06h 44m: fine fase totale
▪ U4 = 07h 52m: ultimo contatto ombra
▪ P4 = 08h 50m: ultimo contatto penombra

Il percorso della Luna nel cono d’ombra e di penombra

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