Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

 Ricordiamo che solo le Angiosperme hanno vero fiore e in un fiore classico solo l’ovario e gli ovuli in esso contenuti, se fecondati dal polline, si trasformano in frutto e in semi.

I frutti semplici, frutti derivanti da un fiore con un solo ovario come nello schema classico, si distinguono in secchi, se il contenuto di acqua è basso e all’esterno si presentano duri e coriacei, o carnosi con alta percentuale di acqua e presenza di una polpa.

Tra i frutti SECCHI alcuni si aprono spontaneamente a maturità liberando i semi come fanno papavero, fagioli, piselli, le Crucifere come lunaria, rucola e tutti i cavoli, e vengono denominati DEISCENTI, gli altri, INDEISCENTI, non liberano i semi e sono le cariossidi delle Graminacee, le noci con involucro chiuso (noce, castagna, nocciola), o aperto (ghiande), gli acheni con o senza pappo (Composite, betulla), le samare o acheni alati (olmo, frassino, acero).

I frutti CARNOSI sono quelli a noi più cari perché l’alimentazione umana si basa sulla loro polpa. Distinguiamo: DRUPA con un solo seme (ciliegia, prugna, albicocca, pesca), BACCA con più semi dispersi nella polpa (uva, pomodoro, anguria, banana, caki), sono bacche speciali il Peponide delle zucche, l’Esperidio degli agrumi, il Balaustio del melograno; frutti carnosi speciali, denominati FALSI FRUTTI sono i pomi (pere, mele) perché ciò che noi mangiamo deriva dal ricettacolo, mentre è il torsolo coi suoi semi la trasformazione dell’ovario.

Se un unico fiore contiene più ovari quello che ne deriva si chiamerà FRUTTO AGGREGATO, avremo così Aggregato di noci (fragola) o di drupe ( lampone, mora) o di follicoli ( peonia, elleboro, magnolia).    Se una intera infiorescenza si trasforma a seguito dell’impollinazione si ottiene un SINCARPIO, un’INFRUTTESCENZA o FRUTTO MULTIPLO  o FRUTTO COMPOSTO come accade per il SICONIO del fico ( ricorda il termine “fioroni” dato alle infiorescenze non ancora fecondate disponibili in estate) e il SOROSIO drupe fuse  assieme nella mora del gelso e nell’ananas.   

Esistono forme di transizione perché la Natura non è limitata da regole, siamo noi che ricorriamo ad esse per meglio orientarci.                                       

In dettaglio

Frutti  secchi deiscenti 

FOLLICOLO (= piccola cavità),  basicamente monocarpellare con 2 o più semi ( Delphinyum consolida) e talvolta pluricarpellare con un seme come nell’anice stellato. Più frequente in forme aggregate come in Magnolia, Elleboro, Aquilegia, Aconito,  Peonia e molte Crassulacee

LEGUME monocarpellare con più semi e due linee di sutura deriva da un ovario di fiore a simmetria bilaterale (fagioli, piselli, soia)

SILIQUA (Crucifere, classico frutto allungato) e SILIQUETTA (Lunaria, lunghezza e larghezza simili), frutti bicarpellari con più semi disposti su un setto centrale “replum”. A maturità i due carpelli si dividono restando uniti per la parte prossimale al ramo

CAPSULA pluricarpellare con più semi, la deiscenza avviene in corrispondenza dei carpelli (Lilium, tulipano, viola) o per pori ( treto dei papaveri)

Frutti secchi indeiscenti, tutti pluricarpellari monospermI

CARIOSSIDE O CHICCO  ( tutti i cereali) il seme è saldato al frutto

ACHENIO seme aderente ma non saldato al frutto (girasole), può essere presente un pappo (tarassaco)

SAMARA come achenio ma con ali (olmo, frassino), DISAMARA (acero)

NOCE seme libero dal frutto, presenza di involucro chiuso (castagna, noce), aperto (ghianda)

Frutti carnosi

DRUPA quasi sempre monosperma (ciliegia, pesca, prugna), con due semi nel caffè

BACCA quasi sempre polisperma

        SEMPLICE epicarpo sottile, buccia (pomodoro, uva)

        PEPONIDE esocarpo membranaceo (zucca)

        ESPERIDIO diviso in logge, i carpelli con peli trasformati in polpa (agrumi)

        BALAUSTIO deiscente, frutto membranoso, solo i semi sono eduli (melograno)

        POMO falso frutto perché derivando da ovario infero è il ricettacolo a trasformarsi in polpa, e l’ovario si  trasforma in torsolo a cinque logge con 1-2 semi ciascuna (mela, pera). 



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