Il simbolo astronomico della Terra è un cerchio con una croce all'interno; la linea orizzontale rappresenta l'equatore, mentre quella verticale un meridiano ( , o occasionalmente anche ).
E’ il terzo pianeta a partire dal sole, il più grande tra quelli rocciosi, l’unico del sistema con condizioni che permettono la vita.
Il pianeta Terra ha 16 movimenti, ma ci limitiamo a descrivere quelli in comune con gli altri pianeti. Come si sa, il periodo siderale o di rivoluzione è di 365 gg, mentre la rotazione su se stesso avviene in 24 ore. L’inclinazione dell’asse rispetto all’orbita ellittica fa in modo che durante il periodo siderale la luce e il calore del sole non lo raggiungano allo stesso modo e si differenzino così le stagioni.
Visto dallo spazio (1967 sonda Dodge), appare azzurro per l’abbondanza di acqua nei tre diversi stati di aggregazione (solida nelle calotte, liquida negli oceani, gassosa nelle nubi) e ciò lo rende unico nel sistema solare.
Un’altra caratteristica distintiva è la suddivisione della crosta in zolle e l’attività vulcanica localizzata. Gli antichi crateri, formati da impatti di meteoriti giunti sulla Terra durante il periodo di assestamento del sistema solare, non si vedono più per l’azione di continuo rinnovamento della crosta ad opera degli agenti meteorici. Sono visibili solo crateri da impatto recente come il Meteor Crater in Arizona (50.000 anni fa) che ha 1,2 Km di diametro.
Caratteristica peculiare è anche la copertura vegetale che continua a modificare la crosta ed è stato il motore per la nascita della vita nelle sue molteplici forme.
La Terra ha un unico satellite, la Luna, che è il più grande tra quelli dei pianeti rocciosi; il suo diametro è circa un quarto di quello terrestre. Queste caratteristiche ed il fatto che le influenze reciproche sono assai forti, come nel caso delle maree, ha indotto molti scienziati a guardare Terra e Luna come un sistema “binario” e ciò ha aiutato a comprendere meglio alcuni fatti che prima erano visti come anomalie.
Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI
Nessun commento:
Posta un commento