Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

ERBE OFFICINALI E PRINCIPI ATTIVI

Le prime medicine dell’uomo derivavano tutte dal mondo naturale, in particolare vegetale, e la maggior parte di quelle che utilizziamo oggi sono prodotti chimici di sintesi che riproducono la molecola attiva di quelle naturali. Da sempre l’uomo è consapevole del potere medicinale delle piante e nei loro confronti ci sono stati periodi di maggiore e minore fortuna. Attualmente ci troviamo in una fase favorevole anche aiutata da nuove scoperte. Una di queste è rappresentata dall’importanza di alcuni principi attivi di origine vegetale. Cosa sono i principi attivi? Sono componenti chimici con attività biologica cioè capaci di risultati terapeutici agendo come veri e propri farmaci, o coadiuvanti come nel caso delle vitamine o tossici come nel caso dei veleni. Ma c’è un vantaggio nella scelta dei fitofarmaci rispetto a quelli di sintesi. Proprio perché il fine ultimo della natura è quello di mantenere gli equilibri e con ciò la vita, la produzione di sostanze attive naturali è sempre accompagnata da altre sostanze che ne limitano gli effetti collaterali (infatti la dicitura più corretta è fitocomplessi). I farmaci di sintesi contengono il principio attivo “senza paracadute” e tutti conosciamo i problemi legati agli effetti collaterali. A quale scopo la pianta produce principi attivi? L’ipotesi più accreditata li interpreta come messaggi mandati all’esterno per ragioni diverse legate alla “storia” della pianta: per difendersi dall’ingestione da parte di animali (gusti sgradevoli, localizzazione in organi muniti di spine…), per difendersi da condizioni ambientali avverse (nuvolette di oli per proteggersi dall’essiccamento), per richiamare l’attenzione (messaggi cromatici e olfattivi rivolti al mondo animale per l’impollinazione). Perché i principi attivi delle piante producono effetti sull’uomo? Esiste la teoria dell’unificazione delle comunicazioni cellulari: “Alcune sostanze hanno effetti uguali sui viventi”.
Infatti l’ortica, le meduse, le api, i serpenti, a scopo di difesa producono veleni contenenti lo stesso principio attivo, “l’ istamina”, pur dovendosi difendere da soggetti diversi.
L’uomo come appartenente al mondo biologico può usufruire dei principi attivi naturali e rispetto agli altri ha il privilegio della scelta.
Soffermiamoci sulla potenzialità che una scelta attenta e consapevole può avere sulla qualità della nostra vita. Conoscendo di più potremo scegliere coadiuvanti migliori per la nostra salute. Erbe aromatiche del giardino o dei monti invece che dadi e sale e magari pastiglie per migliorare la digestione. Le piante medicinali producono principi attivi o distribuiti su tutta la pianta (come nel caso dei tannini per le Fagacee) o in alcune parti (come nel caso degli alcaloidi nei canali laticiferi del Papaver somniferum). Ecco perché in alcuni casi viene utilizzata tutta la pianta, in altri alcune parti.
I principi attivi di origine vegetale più importanti sono:
• Alcaloidi
• Oli essenziali
• Glucosidi
• Mucillagini
• Principi Amari
• Polifenoli
Gli Alcaloidi appartengono alla categoria dei veleni e quindi l’uso di molti di essi è da attuare solo sotto controllo medico. Sono molto efficaci con tropismo sul sistema nervoso: per fare qualche esempio citerò morfina, atropina, caffeina, teina.
Gli Oli essenziali sono noti a tutti per le loro azioni sull’apparato digerente (erbe aromatiche), sull’apparato respiratorio (azioni espettoranti e fluidificanti di resine estratte da Conifere, Eucaliptus…), sul sistema nervoso (lavanda, menta, melissa).
I Glucosidi nonostante l’etimologia che rivela legami con gli zuccheri, sono sostanze con gusto spesso amaro ed azioni forti e pericolose, se usati in modo non conforme; agiscono principalmente sul muscolo cardiaco (es. digitossina prodotta dalla Digitale).
Le Mucillaggini hanno proprietà antinfiammatorie (come nel caso di molte Malvacee usate per la cura del cavo orale), emollienti e lassative (semi di Lino).
I Principi Amari vengono utilizzati per aumentare l’emissione di succhi gastrici e quindi aiutare la digestione. Le famiglie delle Labiate (menta…) e delle Composite (carciofo,assenzio…) ne sono ricche.
I Polifenoli (Flavonoidi, Carotenoidi, Antociani, Tannini…) sono il gruppo più vasto, più nuovo ed anche il più ricco di interesse per chiunque sia disposto a cambiare qualcosa nelle sue abitudini. Dirò solo che costituiscono la risposta naturale a problemi come l’invecchiamento e sono efficaci coadiutori alla prevenzione contro le malattie del nostro tempo. Sono la risposta ai Radicali Liberi di cui tanto si parla. Dove si trovano? Sono presenti nei vegetali di colore giallo, arancio, rosso, violaceo, bruno, e nella maggior parte di altri che potremmo usare quotidianamente, ma forse trascuriamo.
Esamineremo alcune famiglie interessanti per la produzione di principi attivi in modo da riconoscerle e comprenderne meglio la peculiarità.

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