Gabriella Grosso

Gabriella Grosso

UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI

Salvia: curarsi col nostro cibo


                                  Proprietà digestive, antisudorifiche, antispastiche
                            Tropismo: Apparato digerente, ghiandole sudoripare e         apparato riproduttore femminile.
Classificazione: Angiosperme Dicotiledoni Labiate  Salvia officinalis.
Provenienza: Mediterraneo.
Coltivazione: Coltivata a partire dall’Alto Medioevo tra i Semplici (varietà vegetali con riconosciute virtù medicamentose) e oggi presente in tutti gli orti e giardini mediterranei.
Aspetti botanici: Suffruttice (di solito più piccoli dei frutici o arbusti)
 perenne, parte bassa legnosa, superiore erbacea, sempreverde aromatico con foglie opposte ovali grigio-verdi coperte di peli, fiori estivi di colore blu-malva in verticilli da 4 a 8. I fiori sono abbastanza vistosi, asimmetrici labiati, labbro superiore corto, inferiore più lungo. Preferisce terreni asciutti, permeabili, piuttosto calcarei in posti caldi.
Princìpi attivi: Flavonoidi, Estrogeni vegetali e Terpeni.
Parti utilizzate: le foglie prima della fioritura e le sommità fresche.
Uso: Erba sacra per i Greci, per i Romani toccasana efficace contro ogni male, da cui il nome “capace di salvare”. Azioni benefiche valide soprattutto a livello digestivo, tra cui anche quella antisettica con funzione di rallentamento delle fermentazioni intestinali e di eventuali infezioni. Contiene estrogeni vegetali per cui è utile alle donne per dolori mestruali e vampate di calore. Negli anni trenta è stata dimostrata la sua azione antisudorifera. Si possono ottenere dentifrici e bocca profumata strofinando una foglia di salvia come fosse uno spazzolino. Applicazioni e frizioni al cuoio capelluto stimolano la crescita dei capelli. I flavonoidi aumentano la secrezione biliare con azione antispastica e rilassante sulla muscolatura liscia di stomaco e intestino.
Tutte le Labiate contengono terpeni con azioni antitumorali.



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