RIFIUTI E RICICLAGGIO
Un ecosistema è in equilibrio quando il ciclo della materia è chiuso e quando le relazioni fra i suoi componenti, viventi e non, si svolgono all'interno di esso. Gli ecosistemi naturali sono dotati di equilibrio sia dal punto di vista dell’energia che da quello della materia e se indisturbati possono continuare nel tempo. Non si può dire altrettanto per gli ecosistemi artificiali creati dall’uomo, il più importante dei quali è la città. In essa non c’è equilibrio spontaneo ed è compito dell’uomo imitare la natura e quindi riciclare per chiudere il ciclo della materia. Infatti uno dei problemi più gravi è che nella città la materia viene solo trasformata e non consumata. Vengono denominati rifiuti molti materiali ancor ricchi di energia ed altri potenzialmente assai nocivi, le cui sostanze tossiche sono però recuperabili e reimpiegabili, come ad esempio le pile a secco. È vero che si può fare riciclaggio a valle, cioè scegliere i materiali interessanti quando sono già mescolati con gli altri, ma è altamente preferibile il riciclaggio a monte, cioè la raccolta differenziata.
Per raggiungere questo obiettivo ci deve essere consapevolezza e collaborazione da parte della gente. All’inquinamento delle acque possiamo rispondere con l’acquisto di detersivi biodegradabili, con un loro uso moderato e portando alle isole ecologiche gli oli e i prodotti chimici liquidi da eliminare. Per limitare l’inquinamento dell’aria possiamo preferire il metano per il riscaldamento, scegliere auto meno inquinanti, usare i mezzi pubblici. Fortunatamente dal 2000 è cessata la produzione di spray con CFC.
Ma è sull’inquinamento del suolo e in particolare sui rifiuti solidi, i cui volumi prodotti sono insostenibili per il pianeta, che la collaborazione richiesta sarà maggiore e più attenta. Vale la pena ricordare che sostanze apparentemente innocue hanno tempi di decomposizione lunghissimi e nel frattempo inquinano:
resti di frutta, verdura, fazzoletti di carta, giornali, sigarette senza filtro 3-6 mesi
sigarette con filtro 1-2 anni
accendini, sacchetti, piatti, bicchieri, bottiglie di plastica, lattine di alluminio 100 anni
polistirolo, tessere telefoniche 1000 anni
vetro, chewing gum 4000 anni
Tra i rifiuti solidi l’intervento sarà diverso a seconda che i materiali siano biodegradabili e no. Per il materiale biodegradabile sia in campagna che in città, suggerisco il compostaggio domestico. Per l’altro materiale distinguiamo carta, vetro, plastica, alluminio, pile, medicinali, indumenti in disuso.
CARTA. Nella nostra società il giornale diventa rifiuto appena si finisce di leggerlo, il materiale di cui è fatto è prezioso e facilmente riciclabile. Verrà inviato alle cartiere, disinchiostrato, reimpastato e reimpiegato. Il risultato sarà un risparmio di cellulosa e in definitiva salvataggio del patrimonio forestale.
VETRO. Anche il vetro rischia di essere usato una volta sola, invece se raccolto verrà inviato alle vetrerie, diviso per colore (in Germania la raccolta è fatta per colori differenziati), frantumato, fuso e poi pronto per nuovi stampi. Si attuerà così un risparmio di soda e silice.
PLASTICA. Materiale nato intorno agli anni ’50, ha migliorato la qualità della vita, ma ha lunghi tempi di decomposizione e se bruciato produce gas velenosissimi come la Diossina. La plastica è soprattutto di due tipi: termoindurente e termoplastica. Il primo tipo non è riciclabile in quanto, se sottoposto ad alte temperature diventa fragile e si carbonizza ( es. prese elettriche).
Il tipo termoplastico, riciclabile, si può distinguere in PE, PET, PP, PS, PVC. E’ interessante conoscerne le differenze fondamentali.
PE (polietilene) è usato per sacchetti, flaconi e tappi, ha alto valore di mercato. Le raccolte dei tappi delle bottiglie lanciate a scopo umanitario stanno dando risultati apprezzabili.
PET è un poliestere prodotto con petrolio o gas naturale usato per bottiglie di bevande, bicchieri, ma anche per tessuti come il pile, è riciclabile al 100%.
PP (polipropilene) è usato per contenitori di yogurt, flaconi, secchi, siringhe monouso e, pur costituendo il 60% della plastica della spazzatura, non viene riciclato.
PS (polistirene) è usato per imballaggi, scatole e manufatti come telefoni, TV, giocattoli, pettini, non viene riciclato.
PVC è usato per applicazioni biomediche, bottiglie, flaconi, sacchetti, imballaggi, è il tipo più pericoloso dal punto di vista dello smaltimento. Se bruciato libera sostanze cancerogene, diossina e gas di acido muriatico, uno dei responsabili delle piogge acide. Viene riciclato e reimpiegato per arredo urbano.
ALLUMINIO. L'Italia è al terzo posto nel mondo per la raccolta e il riciclaggio dell'alluminio. Il suo recupero e riciclo ha un costo energetico contenuto. Oltre a evitare l’estrazione di bauxite, consente di risparmiare il 95% dell’energia richiesta per produrlo partendo dalla materia prima: per ricavare dalla bauxite 1 kg di alluminio sono necessari 14 kWh, mentre per ricavare 1 kg di alluminio nuovo da quello usato servono solo 0,7 kWh di energia.
PILE. In questo caso la raccolta differenziata ha come obiettivo la sottrazione all’ambiente di materiali pericolosi e solo in piccola parte il recupero dei materiali stessi (ferro, manganese, zinco e mercurio): per questo i costi di smaltimento rimangono elevati. Nelle pile l’elettricità è prodotta da reazioni chimiche e se gli elementi impiegati sono mercurio e cadmio la pericolosità è elevata. Tra le pile a bottone, che sono le più dannose, meglio preferire quelle con zinco o argento o litio o zinco-aria. Meglio ancora sono le ricaricabili.
FARMACI. Vengono raccolti per sottrarli all’ambiente. Non vanno buttati nella spazzatura né bruciati poiché la loro combustione potrebbe sviluppare sostanze pericolose. Vanno portati negli appositi contenitori posti all'interno o in prossimità delle farmacie.
ABITI SMESSI. Avviando abiti smessi, borse, scarpe allo Staccapanni, ridurremo i volumi della raccolta indifferenziata e daremo ai nostri oggetti la possibilità di un prolungamento di vita o con un uso immediato (moda vintage) o attraverso riciclo dei materiali.
Veniamo ora alle risorse biodegradabili che rappresentano il 29% dei rifiuti urbani ed è veramente deleterio che la loro energia vada perduta. Se avvierete il compostaggio domestico, la vostra spazzatura non avrà cattivi odori perché sarà tutta inorganica. Il compostaggio domestico è la riproduzione in scala ridotta dei fenomeni naturali di degradazione della sostanza organica; bucce di frutta, mondatura della verdura, foglie del giardino, se mescolati ad un po’ di terra esausta, si trasformeranno in tempi brevi in un terriccio ricco e leggero da restituire ai vasi cui abbiamo sottratto l’esausto.
Ritengo utile un’ultima raccomandazione: portiamo i materiali ingombranti o pericolosi alle “isole ecologiche” o facciamo uso dei servizi AMIU gratuiti EcoVan ed EcoCar ad essi preposti!
EcoVan è un furgone attrezzato per la raccolta dei rifiuti ingombranti (elettrodomestici, televisori, mobili, divani), che opera in città settimanalmente percorrendo le vie cittadine e sostando in punti stabiliti ad ore e giorni prefissati.
Per la raccolta e il trasporto di rifiuti “pericolosi” è attivo sul territorio EcoCar, un furgone attrezzato con contenitori a tenuta stagna, che opera settimanalmente nelle vie cittadine ad ore e giorni prefissati. I rifiuti pericolosi che EcoCar raccoglie sono: chimici domestici (recipienti compresi), detersivi, bombolette spray, insetticidi, tarmicidi, prodotti chimici per la fotografia, alcool etilico e denaturato, detergenti per il bagno, trielina, prodotti per lucidare, decalcificanti, concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, disinfettanti, acidi e soluzioni chimiche, batterie al piombo, batterie esauste di auto, moto e camion, medicinali scaduti, creme, pomate, cosmetici, termometri, neon e lampadine, tubi al neon, lampade alogene, lampade fluorescenti, oli minerali e vegetali (recipienti compresi), olio da cucina, olio motore, pile, pile usate di ogni tipo (stilo, torcia, pastiglia, ecc.), vernici e solventi (recipienti compresi), pitture, vernici, solventi, sverniciatori, collanti, stucchi, sigillanti, smacchiatori, lucidanti, antiruggine.
Gabriella Grosso
![Gabriella Grosso](http://photos1.blogger.com/x/blogger2/2797/860731086931463/658/855064/gse_multipart63606.jpg)
UNI TRE BOGLIASCO Briciole di Scienza dal 2007 ad OGGI
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